Crisi o non crisi. Siamo arrivati tardi. In generale.
Nei giorni scorsi ho presenziato, per lavoro, alla presentazione dei palinsesti autunnali di Rai, Mediaset e La7.
Le premesse erano buone: dai racconti del mio capo, negli anni scorsi più che una presentazione, erano una festa vera e propria. Si presentavano certo dei numeri, ma c'erano dei comici che si esibivano, si cenava con i vip al tavolo... ho accettato quindi armata delle migliori intenzioni.
Il pubblico era composto da umanità varia del mondo della comunicazione e della pubblicità. Gli eventi erano di sera, con cena a seguire, quindi il vestiario era vario e variegato: si va da chi arriva dall'ufficio, un ufficio dove ci si veste molto casual, a chi pensava di essere alla notte dei Telegatti, con tanto di abito lungo e pochette.In effetti erano un po' smarrite quando non vedevano il tappeto rosso.
Era segno comunque di grande attesa sull'evento. Ahò, metti che ti ritrovi a fare la coda al buffet davanti a Gabriel Garko? Bisogna essere pronti a tutto!
E invece.
In Rai un' ammucchiata di cariatidi, età media cento anni, tutti con l'accento romano. (Come i personaggi delle fiction, che possono essere veneti o calabresi, ma hanno sempre l'accento deRoma). Anzi, non romano, accento burino. Uomini in giacca e cravatta (imbarazzante) che si salutano con grandi pacche sulle spalle e vociano come dei caciari.
Da Mediaset, la società che gestisce gli spazi pubblicitari si chiama Publitalia80. Perché è stata fondata negli anni '80, suppongo. Ma anche perché lì si è fermata. La presentazione è un susseguirsi di manager della minchia che sbrodolavano dati su quanto sono bravi. Sono tutti uguali: uomini, tra i 45 e i 55, di media bruttezza, in completo gessato, capello impomatato, che usano 5 parole in inglese su 10. Sveglia, siamo nel 2013, gli yuppie sono scomparsi da tempo... ecco dov'erano finiti!
Da La7, il nuovo capo della baracca, il Sciur Urbano Cairo, ha sproloquiato per un'ora su quanto spendono i suoi dipendenti per i taxi. Di fronte ai clienti della sua televisone. Di fronte a tutti i suoi presentatori. Secondo me il suo ufficio stampa, quando lui sale sul palco e prende la parola, si mette una mano sui gioielli e con l'altra si fa il segno della croce. Quest'uomo è un pericolo pubblico, non sai mai cosa possa dire. A un certo punto mi è sembrato di vivere un dejà-vu: un imprenditore del nord, che possiede una squadra di calcio, che compra giornali e reti televisive...e vi ricordo come è finita la prima volta, cioè a schifio.
Il Signor Urbano Cairo in persona sissignori |
Vip manco a parlarne, solo qualche autocompiaciuto presentatore di La7, che ovviamente non si è mescolato tra la folla.
Non c'era nemmeno Jo Squillo e da questo avrei dovuto capire subito che non sarebbe stato interessante.
L'età dell'oro è morta, e adesso siamo in quella dell'ottone, tutto brilla ma sotto c'è la ruggine.
Non c'entra la crisi. Io lavoro ormai da 9 anni. Nel 2004 non si sapeva cosa fosse la crisi.
E' la quinta azienda in cui passo, e sempre mi sento ripetere le stesse cose: "L'anno scorso era meglio".
E' la quinta azienda in cui passo, e sempre mi sento ripetere le stesse cose: "L'anno scorso era meglio".
Ah! La festa di Natale dell'anno scorso! C'erano i fuochi d'artificio / il tartufo sul gelato / i dischi volanti / sailcazzo di lusso... quest'anno rinfresco di panettone in sala riunioni.
Beh, l'anno scorso abbiamo girato l'Italia negli hotel 5 stelle... quest'anno vietato usare il taxi senza l'autorizzazione preventiva del Papa.
L'anno scorso alla festa di Mediaset ero seduta a fianco di Raul Bova... quest'anno manco c'avevo la sedia.
Così così, insomma.
Un po' è la capacità di lamentarsi di qualsiasi cosa, un po' comincio a credere di essere arrivata tardi su tutto.
Un po' è la capacità di lamentarsi di qualsiasi cosa, un po' comincio a credere di essere arrivata tardi su tutto.
Ci sono alcune cose che invece non cambiano mai.Sono certezze che temo anche i miei figli si porteranno dietro.
Tipo che la convocazione agli eventi è alle 18.30 e prima delle 19.30 non si inizia. Tanto non abbiamo una vita, naaaa? Non abbiamo altre aspirazioni che stare qui a congelarci le chiappe mentre voi giocate a chi ce l'ha più lungo.
Tipo che in tutte le location faceva talmente freddo che la gente cercava di coprirsi con le tovaglie dei tavoli. Giuroh! Costruiscono spa nel deserto e no riusciamo a regolare l'aria condizionata di un luogo preposto ad accogliere gente.
Tipo che ci fosse una donna tra i top manager.
Tipo che chissà com'è che in ognuna delle presentazioni, i risultati di chi presentava erano nettamente migliori di quelli degli altri 2 gruppi televisivi. C'è qualcosa che non torna nell'equazione. Bah.
È la dimostrazione che la matematica non è un'opinione, ma puoi sempre far girare i numeri a tuo favore. I commerciali sono dei maghi in questo.
E se è così con i numeri, figuratevi con le prove scientifiche nei processi. La parte di fantasia dei romanzi della Cornewll non è che Key Scarpetta fa indagini, risolve casi improbabili, guida l'elicottero, ha una vita privata e sa cucinare, è che ha delle risposte certe dalle sue analisi.
I palinsesti? Ah, i palinsesti.
Beh...non ho ascoltato molto, non guardo più molta tv, e di sicuro non le reti generaliste. Da Mediaset, una volta capito che Squadra Antimafia sarebbe stato nella programmazione autunnale di Canale 5, ma l'ammmòre della mia vita non sarebbe stato presente durante la serata, ho spento il cervello.
Cosa dovete aspettarvi? Come dicono loro "Tante autoproduzioni". Cioé programmi non acquistati dall'estero e fiction prodotte in casa. Se la menano come se avessero chissà quali capacità produttive, ma la realtà è che non hanno soldi per comprare i programmi. Proprio così. E quindi via alle fiction pagate dalle marche, con i soliti burattini. Sì, Gabriel Garko. Sì, Manuela Arcuri. Sì, Eva Mastronardi. Insomma, uscite la sera che vi fa più bene.
Cosa dovete aspettarvi? Come dicono loro "Tante autoproduzioni". Cioé programmi non acquistati dall'estero e fiction prodotte in casa. Se la menano come se avessero chissà quali capacità produttive, ma la realtà è che non hanno soldi per comprare i programmi. Proprio così. E quindi via alle fiction pagate dalle marche, con i soliti burattini. Sì, Gabriel Garko. Sì, Manuela Arcuri. Sì, Eva Mastronardi. Insomma, uscite la sera che vi fa più bene.
il peggiore ambiente del mondo
RispondiEliminaMi sa che continuerò a seguire realtime.
RispondiElimina...meno male che ho sky!
RispondiEliminaMi pareva di leggere un romanzo di Ammaniti...mamma mia che tristezza di ambiente e di gente. Complimenti a te! Hai reso al meglio l'atmosfera.... ;)
RispondiEliminaGrazie per il complimento!
EliminaCredo che Ammanniti si sia rivoltato sulla sedia.
hahahahha. Ma smettila! Per me è scritto molto bene! :-D
EliminaMeno male che vivo a Bruxelles e ho cmq deciso di non avere la TV! Evvia di film piratati!
RispondiEliminamamma mia.... da brivido! pf!
RispondiEliminaquando voglio ridere di gusto vengo sul tuo blog! ironia acuta e originalissima! adorabile!
RispondiEliminati leggo per la prima volta e mi sono divertita!
RispondiEliminapiccola parentesi sul sciur Cairo, wikipedia riporta quanto segue: "Tra le esperienze anteriori, vi sono il ruolo di assistente di Silvio Berlusconi presso il gruppo Fininvest, il ruolo di direttore commerciale e vice direttore generale presso Publitalia '80, il ruolo di amministratore delegato, dal 1991 al 1995, presso Arnoldo Mondadori Editore pubblicità.", per opportuna conoscenza.
Come si dice?
RispondiElimina"La mela non cade lontano dall'albero..."