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lunedì 29 luglio 2013

Celo, celo, manca

Vi ho mai parlato della mia attività di poratchaoutlettara?
E' iniziata per caso, quando, all'epoca dell'università, piccola ingenua che non ero altro, credevo che ci avrei trovato delle vere occasioni. In realtà, con il mio budget generato dalle ripetizioni agli studenti delle medie, che dovevo parcellizzare per riuscire ad andare anche in vacanza, quello che potevo comprare era solo il doppio di quello che normalmente compravo: mutande di Intimissimi.

Nel corso del tempo ho avuto modo di sperimentare credo tutti i grandi outlet del Nord Italia, complice anche un fidanzato connivente, che ad ogni vacanza, week-end, o gita che fosse, è stato disposto a fare una tappa ristoratrice in autostrada, guardacaso esattamente all'uscita dell'outlet.

Il mio primo incontro è stato con l'outlet di Serravalle, vista la comodità da Milano. Nel corso degli anni mi è scesa la catena dopo avere fatto un'ora di coda un 26 aprile per percorrere i 3 chilometri dal casello dell'autostrada all'ingresso. Mai più in un giorno semi-festivo.

Quindi, se volete dei consigli, ma anche se non li volete, ecco la mia personalissima recensione, nel caso casualmente "passaste di là" guidate da un errore del navigatore (vi cedo il copyright sulla scusa da usare con il fidanza mentre siete in viaggio).


giovedì 18 luglio 2013

L'età dell'oro



È quella appena passata, non c'è niente da fare.
Crisi o non crisi. Siamo arrivati tardi. In generale.

Nei giorni scorsi ho presenziato, per lavoro, alla presentazione dei palinsesti autunnali di Rai, Mediaset e La7.

Le premesse erano buone: dai racconti del mio capo, negli anni scorsi più che una presentazione, erano una festa vera e propria. Si presentavano certo dei numeri, ma c'erano dei comici che si esibivano, si cenava con i vip al tavolo... ho accettato quindi armata delle migliori intenzioni.

Il pubblico era composto da umanità varia del mondo della comunicazione e della pubblicità. Gli eventi erano di sera, con cena a seguire, quindi il vestiario era vario e variegato: si va da chi arriva dall'ufficio, un ufficio dove ci si veste molto casual, a chi pensava di essere alla notte dei Telegatti, con tanto di abito lungo e pochette.In effetti erano un po' smarrite quando non vedevano il tappeto rosso.
Era segno comunque di grande attesa sull'evento. Ahò, metti che ti ritrovi a fare la coda al buffet davanti a Gabriel Garko? Bisogna essere pronti a tutto!
E invece.

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