Ho commesso un errore. Un errore gravissimo. Un peccato capitale.
Sono molto indecisa se si tratti del più grave o del secondo in ordine di gravità.
Che cosa ho fatto?
Acide si nasce, e io, modestamente, lo nacqui.
Ma anche un paio di calci nel culo presi nella vita aiutano sempre a migliorare.
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martedì 26 marzo 2013
venerdì 8 marzo 2013
Non c'è un cazzo da festeggiare
Scusate l'espressione da educanda, ma sono di cattivo umore in questo periodo, e la festa di oggi m'è presa male. In generale, odio le feste comandate. Non quelle religiose, ma quelle dove mi si comanda di comprare o di fare qualcosa, e dietro c'è una fregatura. Tipo i prezzi dei fiori che aumentano vertiginosamente, tipo i menù pre-confezionati nei ristoranti a prezzi da ridere (per non piangere), tipo le camere d'albergo introvabili e cose del genere.
Il Cavaliere Impavido non è esattamente l'uomo più romantico e pieno di sorprese che conosca, ma diciamo che se mi vuole portare fuori a cena, non sta ad aspettare una data di calendario. E io lo amo anche per questo.
Non sono sempre stata così, ovviamente da adolescente anche i Baci Perugina a San Valentino mi commuovevano. Poi sono cambiata, cresciuta, invecchiata, fate voi, ma adesso anche fare i regali a Natale mi disturba. Perché mi piace fare i regali ai miei amici, ma vorrei essere più organizzata e farli quando vorrei, nonquando me lo dice il mercato.
La ragione della festa della donna è il ricordo di un evento drammatico e importante, ma vedere i cosiddetti "vu'cumprà" che tappezzano Milano di mimosa mi manda in bestia.
La notizia, poi, che ha mandato defintitivamente in acido la festa è stata questa, sull'Huffingotnpost.it di ieri:
E non c'è niente da festeggiare, se nel mondo vali meno di una mucca.
Restiamo più vicini al nostro continente, da reset.it:
Non c'è niente da festeggiare, se per contrastare il dissenso politico c'è sempre un'arma in più se sei una donna.
E non parliamo del cosiddetto mondo occidentale, da corriere.it
Non c'è niente da festeggiare, se una donna che ce l'ha fatta ci fa fare 10 passi indietro.
Non c'era davvero un'altra soluzione possibile?
Nelle aziende in cui ho lavorato (e parliamo di grosse aziende) in 4 casi su 5 c'era solo una donna in consiglio di amministrazione. E sapete che ruolo aveva? Direttrice delle Risorse Umane. Sì, è sempre una donna quella che non assume le donne perché sono una rottura di palle da gestire.
E nella gloriosa Europa, da corriere.it:
Non c'è niente da festeggiare, se siamo lavoratori di serie B.
Io non mi capacito nemmeno che in un mondo civile bisogni introdurre una legge per obbligare ad assumerci o farci entrare nei CdA.
E non c'è niente da festeggiare se per farci gli auguri, il sito di uno dei principali quotidiani nazionali, quello che si frega di essere il più autorevole, ci dedica una gallery in homepage di papà sexy. Ma infilatevela nel culo!
Se qualcuno volesse festeggiarci, invece di comprare questa sera un mazzolino di mimosa (che per inciso FA CAGARE AL 50% DELLE DONNE, ma anche qui nessuno ci ascolta) mentre siete di corsa verso casa e vi siete dimenticati, cominciate a pensare a un mondo dove la divisione donna/uomo non è penalizzante per uno dei due, dove non esistono cose che devono fare solo le donne "perché sono donne", dove quando una donna è incazzata non è per il ciclo ma perché è circondata da coglioni (inclusi voi), a un mondo dove fare figli non è un delitto (io mi chiedo come le aziende pensino che il mondo possa continuare), dove non si licenzia e poi si corre ai ripari (vedi McKinsey&Company, una società di consulenza famosa, tra l'altro, per garantire come benefit ai propri dipendenti l'avvocato divorzista, che ora cerca di riassumere donne con figli precedentemente invitate a starsene a casa)...
Se voleste proprio spendere dei soldi, la fondazione Pangea da anni sostiene le donne di tutto il mondo, non solo difendenole, ma offrendo anche istruzione e sostegno economico per sviluppare piccoli progetti imprenditoriali.
E, infine, i miei auguri personali vanno a Bambarrà, la vera icona di questa festa, una donna che ce la sta facendo nonostante tutto.
Il Cavaliere Impavido non è esattamente l'uomo più romantico e pieno di sorprese che conosca, ma diciamo che se mi vuole portare fuori a cena, non sta ad aspettare una data di calendario. E io lo amo anche per questo.
Non sono sempre stata così, ovviamente da adolescente anche i Baci Perugina a San Valentino mi commuovevano. Poi sono cambiata, cresciuta, invecchiata, fate voi, ma adesso anche fare i regali a Natale mi disturba. Perché mi piace fare i regali ai miei amici, ma vorrei essere più organizzata e farli quando vorrei, nonquando me lo dice il mercato.
La ragione della festa della donna è il ricordo di un evento drammatico e importante, ma vedere i cosiddetti "vu'cumprà" che tappezzano Milano di mimosa mi manda in bestia.
La notizia, poi, che ha mandato defintitivamente in acido la festa è stata questa, sull'Huffingotnpost.it di ieri:
E non c'è niente da festeggiare, se nel mondo vali meno di una mucca.
Restiamo più vicini al nostro continente, da reset.it:
Non c'è niente da festeggiare, se per contrastare il dissenso politico c'è sempre un'arma in più se sei una donna.
E non parliamo del cosiddetto mondo occidentale, da corriere.it
Non c'è niente da festeggiare, se una donna che ce l'ha fatta ci fa fare 10 passi indietro.
Non c'era davvero un'altra soluzione possibile?
Nelle aziende in cui ho lavorato (e parliamo di grosse aziende) in 4 casi su 5 c'era solo una donna in consiglio di amministrazione. E sapete che ruolo aveva? Direttrice delle Risorse Umane. Sì, è sempre una donna quella che non assume le donne perché sono una rottura di palle da gestire.
E nella gloriosa Europa, da corriere.it:
Non c'è niente da festeggiare, se siamo lavoratori di serie B.
Io non mi capacito nemmeno che in un mondo civile bisogni introdurre una legge per obbligare ad assumerci o farci entrare nei CdA.
E non c'è niente da festeggiare se per farci gli auguri, il sito di uno dei principali quotidiani nazionali, quello che si frega di essere il più autorevole, ci dedica una gallery in homepage di papà sexy. Ma infilatevela nel culo!
Se qualcuno volesse festeggiarci, invece di comprare questa sera un mazzolino di mimosa (che per inciso FA CAGARE AL 50% DELLE DONNE, ma anche qui nessuno ci ascolta) mentre siete di corsa verso casa e vi siete dimenticati, cominciate a pensare a un mondo dove la divisione donna/uomo non è penalizzante per uno dei due, dove non esistono cose che devono fare solo le donne "perché sono donne", dove quando una donna è incazzata non è per il ciclo ma perché è circondata da coglioni (inclusi voi), a un mondo dove fare figli non è un delitto (io mi chiedo come le aziende pensino che il mondo possa continuare), dove non si licenzia e poi si corre ai ripari (vedi McKinsey&Company, una società di consulenza famosa, tra l'altro, per garantire come benefit ai propri dipendenti l'avvocato divorzista, che ora cerca di riassumere donne con figli precedentemente invitate a starsene a casa)...
Se voleste proprio spendere dei soldi, la fondazione Pangea da anni sostiene le donne di tutto il mondo, non solo difendenole, ma offrendo anche istruzione e sostegno economico per sviluppare piccoli progetti imprenditoriali.
E, infine, i miei auguri personali vanno a Bambarrà, la vera icona di questa festa, una donna che ce la sta facendo nonostante tutto.
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