Avvertenza: questa non è una favola per bambini; contiene insulti sparsi e comportamenti da adulti idioti, che potrebbero danneggiare le giovani menti. Don't try this at home. Non fatelo a casa. Non candeggiare. Non mettere il gatto nel microonde*.
C'erano qualche giorno fa i tre porcellini. Visto che la favola è ambientata nel 2012, gli daremo tre nomi adeguati al tempo: Mimì, Cocò e Cacam'u'cazzu. Invece di darsi all'edilizia, che in questo periodo non è un settore sano, decidono di darsi a un'altra attività: aprirsi delle porte nella vita.
Nello specifico le serrature delle macchine altrui.
Acide si nasce, e io, modestamente, lo nacqui.
Ma anche un paio di calci nel culo presi nella vita aiutano sempre a migliorare.
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giovedì 30 agosto 2012
giovedì 23 agosto 2012
Super Oggi Mordo Bros
Questa settimana ho fatto un bel Full-In!
I miei genitori sono partiti, quindi devo gestire la casa.
Se vi eravate persi il piccolo dettaglio che a trent’anni vivo ancora con i
miei, ebbene sì, lo ammetto e con un certo fastidio. Ma sto lavorando per
risolvere il problema.
Infatti, per portare avanti il progetto “Via da qui entro i 31” quest’estate
non si sono fatte vacanze, causa mutuo da pagare e casa in costruzione. Hospeso
le mie due settimane di ferie a dipingere il soffitto della casa nuova. Io e il
Cavaliere Impavido abbiamo passato giornate arrampicati su un trabattello a
passare la vernice protettiva sul soffitto in legno. Sono esperienze. Una coppia
deve saper reggere alle ore di silenzio, che non costituiscono un problema, ai
ripetuti attacchi sessuali di lui in condizioni di equilibrio precario a 4
metri di altezza (ma come gli viene?), alla sete, al caldo, all’olfatto che si
impregna dell’odore di vernice e ci resta anche quando sei altrove, al fatto
che lui si crede più bravo di te a dipingere, al fatto che i tuoi suoceri
passano a controllare due volte al giorno… Però ora sento quell’ammasso di
cemento un po’ più casa mia, e sono certa
che tra qualche anno ricorderò quei momenti con tenerezza. Ora io e la
mia spalla riusciamo solo a pensare “Sì, bello, però BASTA!”. A quando il
completamento delle opere e il trasferimento? Io vogliospero, SPERO!, entro Natale.
Potrebbe essere un bel regalo.
Finite le due settimane in cui ho visitato più volte il
BricoCenter vicino a casa che la camera da letto - approposito sapete quanto è
liberatorio/estraniante entrare in un luogo pubblico vestite come un muratore,
piene di polvere e con la vernice in faccia, e vedere che è normale e che c’è
altra gente come voi? E non sentirsi pazze? - dicevo, terminate le ferie, si
torna in ufficio, ma con la casa da gestire.
Ogni sera inizia il videogioco “Super Oggi
Mordo Bros”, con tanto di musichetta irritante e movimenti a scatti da
Nintendo anni ’90. Sono io quella che si muove a scatti come un carro armato: fare
questo, poi fare questo, poi fare questo… E’ come un anticipo sul futuro, per
qualcuno di voi è la normale Vera Vita di tutti i giorni: invece di dover programmare
solo cosa indossare il giorno dopo, devo pianificare cosa mangiare, quindi cosa
scongelare, preparare, cucinare urgentemente perché si sta guastando…, come
gestire l’ora di luce che resta dopo il rientro, per fare più cose possibili
senza accendere la luce che attira le zanzare, quali faccende fare e quali
rimandare. Perché non è come il sabato quando mediamente riesci a fare tutto. Bisogna
imperativamente lavorare per priorità. Mi duole ammettere che finora “lavarsi i
capelli” ha perso contro la pulizia (anche sommaria) della cucina e dei
pavimenti, che si sporcano anche quando non li usi.
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