Come sapete, io odio mangiare da sola.
(Dovete immaginarlo pronunciato come Puffo Scontroso.
Io ooooooodio mangiare da sola.)
Ma questo è solo uno dei sintomi del mio rapporto travagliato con il cibo.
Quando ero piccola non mangiavo nulla. Ero un tormento per mia madre.
Lei diceva "Apri la bocca." e io la chiudevo. Roba da mandarti al manicomio.
Ma mamma-führer mica desisteva. Oh no, lei mi apriva la bocca a forza. Che tenera!
Oggi, quando vede che la nipotina di una sua amica non mangia, sorride e dice "Tanto sta bene lo stesso, non bisogna forzarla".
Tante grazie, mamma! Le mie mascelle ringraziano.
Tutto questo cappello introduttivo per dirvi che non ho un rapporto sereno con il cibo. (E' lui che mi odia, non il contrario). Cioé, non è che soffra di disturbi alimentari, solo ho una varietà molto ristretta di cose che mi piacciono.
Tipo che delle verdure faccio prima a dire quelle che mangio di quelle che non mi piacciono.
Tipo che il 90% dei formaggi non mi piace.
Tipo che viviseziono la carne.
Cose così, insomma. Lo fanno tutti. Fino a 15 anni. Io ne ho quasi il doppio.
Il problema principale si pone quando pranzo/ceno fuori casa: parecchi ristoranti non indicano tutti gli ingredienti nel menù, quindi ho il terrore di ritrovarmi con qualche sorpresa last minute, tipo il Grana (
vaderetrosatana!) già sulla pasta, verdure di contorno mischiate con la carne, salsine strane già spalmate...
Nonostante questo, mangio regolarmente messicano, brasiliano, jappo, cinese, e sono sopravvissuta, e anche bene, a viaggi in Spagna, Grecia, Croazia, Austria, perfino in Repubblica Ceca. Non parlo dei viaggi a lungo raggio in qualche villaggio turistico, in cui c'è una cucina continentale e finchè eviti la pasta va tutto bene.
Sapete qual è però il paese a cui non credo sopravviverò? La Francia.
Qui lo dico e qui lo confermo: IO ODIO LA CUCINA FRANCESE.