Come ti cambia la vita

Oggi è un mese. Un mese che. Un mese senza.
Adesso comincio ad accusare il colpo, a sentire la mancanza. A guardare gli altri con invidia.
Sono raramente invidiosa, quindi quando la sento me ne accorgo subito.
Io vorrei, vorrei, vorrei....
Oggi è un mese che non metto i tacchi.

La dannata infiammazione al piede non passa e l'appuntamento con l'ortopedico è lontano. Sto prendendo in considerazione l'idea di affidarmi a uno stregone.

Ho quasi finito l'abbigliamento utile, quello accorciato a misura ballerina. Ho valanghe di pantaloni lunghi per un tacco indecente che non posso mettere.
Ho valanghe più grandi di scarpe che non posso portare. Ogni tanto apro le scatole delle scarpe e sospiro. Uh. Uh. Uh. Le accarezzo, le indosso senza camminare e le rimetto a posto. Uh.Uh. Uh.

E tutto ciò nell'anno dei matrimoni, in cui ne ho uno ogni dannato week-end!
Col cazzo che ci vado in ballerine, sono alta un metro e una banana e il Cavaliere Impavido supera il metro e ottanta, non siamo compatibili se mi metto le ballerine. Eppoi le ballerine a un matrimonio sono concesse solo in caso di gravidanza avanzata o dopo l'ammazzacaffè. Quando nessuno sarà in grado di ricordarvi, insomma.

Senza contare che le scarpe le avevo già comprate. Almeno 4 paia. Senza avere il vestito. Come queste, comprate su asos.com:

Asos.com - Polly in cuoio

L'unica soluzione che vedo è imbottirmi di antidolorifici prima e dopo e durante l'evento.
E tenere ferme le mani mentre in giro vedo donne sui tacchi dappertutto.
Ho già dovuto cedere alle Birkinstock, come la Zitella. Se non guarisco finisce che mi compro le Valleverde.
E lì vi autorizzo a picchiarmi ferocemente per farmi rinsavire.